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X RAY

Frammenti inchiostrati, disposti con un ordine apparentemente casuale ma intrinsecamente orchestrato. Questa disposizione invita a riflettere sulla dualità tra casualità e deliberata organizzazione. Il caos della frantumazione si trasforma in una sintesi ordinata di frammenti su carta, dove, nonostante la rottura, emergono una coesione narrativa e un'ode vibrante alla fragilità e alla resilienza della forma.
 

Attraverso l'utilizzo del termine "XRAY", si sottolinea una sorta di visione penetrante che va oltre la superficie visibile. Come una radiografia artistica, la collezione svela strati nascosti e dettagli che, seppur non immediatamente evidenti, contribuiscono alla struttura e al significato complessivo delle opere. "XRAY" diventa così una metafora per l'indagine profonda delle opere stesse, rafforza l'importanza della scelta del gesto come guida nel processo di creazione e interpretazione.

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