RADICI SONORE Biblioteca di Concesio

RADICI SONORE | Biblioteca di Concesio In collaborazione con Massimiliano Boventi

Il progetto Radici Sonore nasce da un’idea condivisa con Massimiliano Boventi. Entrambi interessati alla musica sperimentale e ambientale sia per aspetti compositivi e performativi che per riflessioni concettuali e filosofiche, abbiamo ricevuto l’incarico di sonorizzare la Biblioteca di Concesio in occasione del decennale della nuova sede.

La Biblioteca di Concesio è un luogo di cultura vivo, frequentato ogni giorno da studenti, bambini, lettori appassionati e cittadini in cerca di studio o riposo. Un edificio ampio e luminoso, con spazi dedicati alla lettura silenziosa, sale studio, scaffali aperti, aree per incontri ed eventi. I suoni che abitano la biblioteca sono molteplici: pagine sfogliate, sedie spostate, passi discreti, sussurri, porte che si aprono, voci di bambini, suoni esterni filtrati dalle vetrate.

L’idea alla base del progetto è quella di raccogliere, tramite l’utilizzo di un registratore, una grande varietà di suoni provenienti dalla biblioteca stessa. Una volta registrati, i suoni vengono elaborati o lasciati tali e quali, per essere poi intrecciati in una composizione di un’ora restituita all’ambiente d’origine. La musica, riprodotta in loop, avvolge chi entra nello spazio, generando un’esperienza percettiva ampliata.

Partendo dalla composizione, i suoni vengono divisi, a seconda della timbrica, in sei grandi gruppi. Attraverso il lancio dei dadi, questi suoni vengono scelti e distribuiti in una “partitura digitale” secondo una modalità affidata alla casualità. Chi compone preserva così l’aspetto indeterminato e inaspettato che appartiene ai suoni reali dell’ambiente. La rielaborazione è controllata ma disciplinata da un metodo che mantiene la loro armonia indipendente, creando un paesaggio sonoro che invita all’ascolto profondo.

Radici Sonore rivela la bellezza nascosta dei luoghi, trasformando l’esperienza quotidiana della biblioteca in un evento percettivo che apre alla riflessione sul suono, sul tempo e sul nostro essere parte di un mondo in costante vibrazione.

Testo: Massimiliano Boventi